
3. Val Grigna
Brescia
Descrizione
Il territorio della Foresta Regionale Val Grigna si estende per 2.847,50 Ha, nei Comuni di Berzo Inferiore, Bienno, Bovegno, Esine, Gianico, tra la quota minima di 1.000 m e quella massima di 2.207 m del Monte Crestoso. Il paesaggio è tipicamente di media e alta montagna con versanti boscati costituiti in prevalenza da abete rosso e larice, alternati da ampie radure a pascolo. Gran parte della Foresta ricade in Valle Camonica, ma un’ampia porzione di pascoli rivolti a sud si trova al di là dello spartiacque, in Valle Trompia.
Nella Foresta sono presenti decine di piccole strutture, tutte originariamente legate al soggiorno in quota degli alpeggiatori e del bestiame. Con il tempo molte di esse sono state ristrutturate per poter continuare a svolgere la loro funzione mentre altre hanno assunto il nuovo ruolo di bivacco, rifugio, agriturismo, centro di educazione ambientale, museo etnografico. Alcune strade forestali danno accesso alla Foresta e alle malghe ma i collegamenti interni sono per lo più pedonali, attraverso antichi sentieri che oggi rivestono anche un notevole interesse escursionistico. A questo proposito l’area è attraversata anche da sentieri di lunga percorrenza: il sentiero denominato Tre Valli Bresciane e la Via dei Silter, tracciato che collega gli alpeggi della cosiddetta “Area Vasta Vagrigna” in un affascinante lungo trekking.
Nelle Foreste regionali è bandita la caccia e l’avvistamento di cervi, camosci, galli forcelli è probabile per chi abbia buona vista o… un pizzico di fortuna.
Accesso
Gli accessi principali alla Foresta sono tre:
- da Plan di Montecampione si prosegue a piedi attraverso la Stanga di Bassinale alla volta del Rifugio "Elena Tironi" a Rosello;
- dalla S.S. 345 delle Tre Valli, in località Monte Dasdana, in direzione del Passo Sette Crocette;
- da Bienno con fuoristrada tramite la strada forestale che conduce a Malga agrituristica “Campolungo”.
LE MINIERE
Nella Foresta Val Grigna la presenza di minerali di ferro e di rame comportò sin dall’Età del ferro un’azione incisiva sull’ambiente naturale, legata particolarmente alla attività estrattiva. Risale infatti ad un periodo compreso tra l’800 ed il 400 a.C. l’utilizzo della miniera di rame di Campolungo, assai interessante per le modalità di coltivazione. Nella miniera di “Piazzalunga”, situata sulle pendici nord-orientali del Dosso Acuto, sono stati invece identificati sedici scavi, di cui due in galleria. Poco più in basso, all’imbocco della Val Gabbia e nei pressi del cosiddetto “Ponte di Berto”, è situato un complesso siderurgico che risale almeno all’epoca tardo romana (V-VI sec. d.C.) e la cui attività si è protratta nei secoli sino all’età moderna. Di interesse storico anche il “ponte di pietra”, che risale al periodo romanico.
LA VIA DEI SILTER
Il lungo itinerario escursionistico realizzato nell’ambito dell’Accordo di Programma Area Vasta Valgrigna, si snoda in un contesto di media montagna di notevole bellezza, a cavallo tra la bassa Valle Camonica e l’alta Valle Trompia. La “Via dei Silter” è nata per valorizzare e promuovere la conoscenza degli alpeggi, mettendo in rete le numerose malghe presenti sul territorio. Essa richiama nel suo nome il passo lento e attento del camminatore, mentre nel dialetto di questa porzione della Valle Camonica “silter” è la cantina di stagionatura dei formaggi di cui alcune stazioni d’alpe erano dotate, che da esso prendevano il nome (Silter di ….). L’intero tracciato ad anello richiede più di una settimana di percorrenza, su sentieri di facile accessibilità, oppure si possono effettuare le singole tappe per escursioni più brevi.
Dislivello: dai 60 ai 770 m. di dislivello giornalieri.
Per informazioni: la guida del percorso “La Via dei Silter- camminare nello spazio, respirare nel tempo” è disponibile in formato cartaceo presso l'Ufficio ERSAF di Breno oppure scaricabile in pdf al fondo della pagina.
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SENTIERO DELLE MINIERE DI CAMPOLUNGO
Un breve itinerario ad anello che conduce all'imbocco di una delle più antiche miniere di rame. La miniera non è aperta al pubblico.
ESCURSIONI IN VAL GRIGNA
Il territorio della Val Grigna offre molte possibilità di escursioni. Chi disponesse di carte un po’ datate tenga presente che da alcuni anni la numerazione dei sentieri è stata modificata per adeguarla alle direttive CAI e le due cifre che contraddistinguevano il numero del sentiero in questa zona sono ora precedute dal 7. Si tenga inoltre presente che alcuni tracciati che erano chiamati n. 80/a, 80/b ecc. hanno assunto una numerazione propria.
Oltre ai sentieri contraddistinti dalla classica numerazione CAI nella Foresta sono presenti alcuni percorsi tematici.
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IL SENTIERO FAUNISTICO DEI ROSELLI
Il percorso si sviluppa ad anello con un dislivello contenuto, tra boschi di larice e pascoli, toccando quattro malghe in ambienti di grande suggestione e tra i più ricchi di fauna della zona. Lungo l’itinerario si incontrano 7 tabelle illustrative della fauna locale, con particolare riferimento al punto in cui ci si trova. ll percorso si sviluppa su sentiero, tracce nei pascoli e strada sterrata.
Dislivello: 270 metri complessivi. Lunghezza: circa km 6
Punto di partenza: Malga Rosello (m 1725) Punto di arrivo: Malga Rosello (m 1725)
Tempo di percorrenza: ore 1,30/ 2 circa.
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ALPEGGI NELLA FORESTA VAL GRIGNA
Stabil Fiorito – Stabil Fiorito e Poffe di Stabil Solato – Cigoleto – Rosellino Roselletto Val di Frà – Rosello – Faisecco – Valle dell’Orso – Campolungo – Val Gabbia – Scandolaro.
Per dettagli sugli alpeggi: https://www.ersaf.lombardia.it/it/patrimonio-agroforestale/alpeggi-regionali/conoscere-gli-alpeggi
LA MALGA MUSEO SILTER DI GIANICO
La malga Silter di Gianico, non più utilizzata da decenni come stazione d’alpeggio, è stata oggetto di un accurato restauro conservativo e dal 2013 costituisce un piccolo Museo etnografico dove i visitatori possono ripercorrere la storia del lavoro dell’alpeggio, nel reale contesto in cui si è sviluppata. Entrando si è avvolti dall’atmosfera ricreata con suppellettili originali e un sottofondo sonoro che restituisce l’essenza della millenaria attività.
Per visitare la struttura rivolgersi al rifugio "Elena Tironi".
ORO COLATO: IL SENTIERO DELLA TREMENTINA
Un comodo percorso che si snoda nella suggestiva conca di Rosello, tra pascoli e lariceti, alla scoperta di un’attività tradizionale, tuttora viva, che attraverso la paziente estrazione della trementina prodotta dai larici porta alla produzione artigianale delle antiche “Pezze saltuari di Valle Camonica”. Alcuni pannelli posti lungo il percorso illustrano le modalità esecutive del lavoro e le caratteristiche del prodotto. Le Pezze medicamentose sono acquistabili presso il Rifugio "Elena Tironi".
Punto di partenza: Loc. Corna dei Soldi (m 1768) Punto di arrivo: Malga Rosello (m 1725) Km 2 circa
Tempo di percorrenza: ore 0,50 circa.