Ecosistemi e monitoraggi faunistici
Gli interventi di riqualificazione ambientale devono sempre tener conto della componente faunistica, in quanto da un ambiente ecologicamente in equilibrio, dipende la salute e la salvaguardia delle popolazioni di ogni singola specie autoctona. Per tale ragione ERSAF s'impegna, dove possibile, ad effettuare campagne di monitoraggio prima, durenate e dopo ogni suo intervento di riqualifIcazione di differenti habitat. Ogni micro e meso habitat su cui si interviene presenta peculiari comunità faunistiche che prevedono l’esecuzione di specifici monitoraggi.
Corsi d’acqua: interventi volti al recupero funzionale ed idraulico di corsi d’acqua devono sempre tener conto di due importanti componenti faunistiche: comunità macrobentonica (insetti abitanti il fondo dei corsi d’acqua) e comunità ittica. La comunità macrobentonica rappresenta un eccellente indicatore dello stato di salute di un corso d’acqua, di conseguenza l’applicazione di specifici indici biologici con l’individuazione di tutte le specie di invertebrati presenti in un corso d’acqua consente di stabilire lo stato di salute del sistema e di individuare i migliori interventi riqualificativi volti a portare al miglior stato di salute un corso d’acqua. Lo studio della comunità ittica risulta fondamentale al fine di calendarizzare gli interventi (soprattutto per gli interventi a carico dei fondali, luoghi elettivi di deposizione per molte specie) e per individuare le soluzioni progettuali più consone soprattutto in caso di interventi di ingegneria naturalistica e regimazione idraulica.
Aree agricole: rappresentano, soprattutto nelle aree fortemente urbanizzate, degli importanti luoghi di rifugio per la fauna selvatica. Interventi volti al recupero di siepi, piccoli boschi e fasce ecotonali ( tipicamente il punto di passaggio tra bosco e prato, siepe e prato) sono di massima importanza per ristabilire un equilibrio tra agricoltura e natura. Risulta così importante effettuare dei preliminari studi soprattutto a carico dell’ornitofauna e teriofauna. Uccelli e mammiferi sono i gruppi animali che più risentono dei cambiamenti strutturali delle nostre zone agricole e l’individuazione delle principali specie presenti può aiutare nella scelta dei periodi migliori di intervento e degli interventi più idonei.
Zone boscate: anche per le aree a bosco valgono sostanzialmente i principi esposti per le zone agricole. Molte specie animali trovano rifugio, sostentamento e luoghi di riproduzione all’interno dei boschi di conseguenza conoscere la composizione delle comunità animali presenti è di fondamentale importanza per una corretta gestione degli interventi.
Nello specifico ERSAF sta effettuando monitoraggi nelle seguenti aree:
• nell'area adiacente il fontanile nuovo di Bareggio, oggetto dell'intervento di nuova forestazione nel SIC (sito di interesse comunitario) Bareggio, realizzato da ERSAF in collaborazione con il Parco Agricolo Sud Milano;
• all'interno di aree riqualificate grazie ai lavori di compensazione di Expo 2015, in particolare per quanto riguarda la popolazione degli anfibi presenti nei fontanili Cavo Villa, Cavo Grande, Litta e Porro, in comune di Bollate (MI);
• monitoraggio ornitologico nell'ambito degli interventi di compensazione legati alla realizzazione della piastra del sito espositivo Expo 2015, nei comuni di Milano, Settimo M.se, Rho, Pregnana M.se; all'interno del sistema dei fontanili in comune di Bollate, lungo il medio corso del fiume Olona nei comuni di Parabiago, Nerviano e Canegrate;
• campionamenti ittici lungo l'asta e la testa dei fontanili all'interno del Paco dei fontanili di Rho (MI) e presso il SIC Sorgenti della Muzzetta.














