Indicazione facoltativa di qualità "Prodotto di montagna"
Come può un consumatore essere sicuro, quando acquista un prodotto alimentare in montagna, che sia davvero prodotto sul posto? Che abbia quindi quelle caratteristiche che lo rendono diverso da altri alimenti, prodotti o trasformati altrove? Alla crescente sensibilità dei consumatori si è affiancata una particolare attenzione dei legislatori, con il duplice obiettivo di tutelare sia il consumatore che il produttore. Le aree montane sono portatrici di una lunghissima tradizione in tema di agricoltura, di allevamento e di trasformazione dei prodotti alimentari. Il patrimonio gastronomico è molto rilevante e apprezzato dai consumatori che vi ritrovano la qualità e la genuinità tipica dell’ambiente montano.
I produttori montani sono di norma aziende di piccolissima dimensione e a conduzione famigliare. Lavorare in montagna è più difficile e impegnativo che in altri territori del paese. I prodotti di montagna permettono il mantenimento della popolazione in queste aree e l’attivazione di importanti economie locali, contribuendo a preservare e rendere vive le tradizioni e le culture locali, il paesaggio e la biodiversità, presidiando il territorio e tutelandolo dal dissesto. Per aiutare queste aziende a reggere la concorrenza della grande produzione, trovando la giusta remunerazione all’impegno a difesa del prodotto e a difesa della sostenibilità, è indispensabile creare forme di riconoscibilità garantite e di tutela.
La Commissione Europea, con il Regolamento UE n. 1151/2012 e con l’Atto delegato UE n. 665/2014, ha istituito l’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”, con lo scopo di favorire la riconoscibilità sul mercato delle caratteristiche intrinseche delle produzioni agroalimentari dei territori montani, proteggendole dall’uso fraudolento del termine “prodotto di montagna” e allo stesso tempo consentendo ai produttori di aggiungere valore al loro prodotto.
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con il Decreto n. 57167 del 26 luglio 2017, ha emanato disposizioni specifiche per il territorio nazionale che dettagliano gli atti europei, tra cui quelle in tema di deroghe circa le distanze dalla zona di montagna per la trasformazione di taluni prodotti. Con il decreto del 2 agosto 2018 il Ministero ha istituito il logo identificativo nazionale prodotto di montagna, da applicare sull'etichetta dei prodotti, a titolo gratuito, da coloro che intendono utilizzare l'indicazione facoltativa di qualità.

Possono beneficiare dell’indicazione «Prodotto di Montagna»:
- i prodotti originati da animali vivi (latte, uova, ecc.) se prodotti quando l’animale è allevato in montagna e se trasformati in tali aree
- carne e derivati che provengono da animali che hanno trascorso gli ultimi due terzi della loro vita in montagna e i prodotti trasformati in tali aree
- per gli animali transumanti almeno un quarto della vita deve essere trascorso al pascolo in area montana
In Italia per zona di montagna si intende le aree all'interno dei Comuni montani, così come definiti nei PSR delle rispettive Regioni.
Se gli alimenti per gli animali prodotti in montagna sono pari a:
- Monogastrici: 50 % della dieta annuale espressa sulla sostanza secca
- Ruminanti: 60 % della dieta annuale espressa sulla sostanza secca
- Suini: 25 % della dieta annuale espressa sulla sostanza secca
- Il luogo in cui avviene la lavorazione del prodotto (es. stagionatura, essiccazione, estrazione, ecc.) deve essere situato: Prodotti lattiero-caseari: entro 10 km dal confine esterno di zona montana
- Macelli e oleifici: entro 30 km dal confine esterno di zona montana
Il termine "prodotto di montagna" può essere applicato ai prodotti di origine vegetale unicamente se le piante sono coltivate nelle zone di montagna e trasformato in tali zone.
Il termine "prodotto di montagna" può essere applicato anche ai prodotti dell'alveare, se le api hanno raccolto nettare e polline in aree montane. In deroga, lo zucchero per l’alimentazione delle api può provenire da zone non montane.
Erbe, spezie, zucchero e altri ingredienti aggiunti ai prodotti lattiero caseari o a quelli di origine vegetale possono provenire dal di fuori delle zone di montagna se inferiori al 50 % del peso totale degli ingredienti.
ERSAF per sostenere le produzioni artigianali tipiche di qualità delle montagne e per valorizzare il lungo lavoro portato avanti da Euromontana, ha promosso una campagna di raccolta firme della Carta Europea 2016 per i prodotti agroalimentari di qualità di montagna.
La Carta Europea 2016 è uno strumento per la promozione, la tutela e la valorizzazione del prodotto agroalimentare di qualità, per la quale l’associazione europea Euromontana si impegna da oltre quindici anni. Nel 2016 è stata redatta una nuova versione della Carta per spingere l’Unione Europea a fare di più per la protezione e la promozione di prodotti di montagna di alta qualità, con l’obiettivo di coinvolgere diversi soggetti - dal produttore al consumatore - su azioni concrete di promozione e valorizzazione dei prodotti di montagna e nella creazione di un ambiente favorevole alla produzione di qualità, riconoscendone il valore e la centralità per le popolazioni e i territori montani.
Perché firmare la Carta?
Ogni firma raccolta contribuisce
• al mantenimento e alla tutela delle tradizioni locali, della cultura e patrimonio materiale e immateriale delle popolazioni dei territori montani
• a sostenere l'attività agricola propria dei territori di montagna, sostenibile e adatta alle sue caratteristiche e specificità
• alla protezione dei prodotti di montagna contro l'uso improprio o fraudolento del termine «montagna»
• ad incoraggiare la valorizzazione e il riconoscimento dei prodotti di montagna a livello europeo e internazionale
• a supportare uno sviluppo sostenibile delle zone di montagna capace di garantire una elevata qualità della vita per le popolazioni che lo abitano
• a preservare la biodiversità e migliorare la qualità dell'ambiente, attraverso la valorizzazione delle aree e dei paesaggi rurali (mediante il riconoscimento del valore dei servizi ecosistemici)
• a coinvolgete i soggetti interessati delle zone montane ad essere maggiormente consapevoli della necessità di valorizzazione dei prodotti montani di qualità e ad attuare azioni per la loro tutela e promozione a livello internazionale
Chi firma la Carta
Firmando la carta europea dei prodotti agroalimentari di qualità delle aree montane 2016...
- se sei agricoltore e/o produttore: dichiari che produrrai prodotti di alta qualità e in tal modo contribuisci ad aumentare il valore dei prodotti di montagna, a proteggerli contro l’uso fraudolento del termine «montagna», a incoraggiare lo sviluppo sostenibile delle zone di montagna;
- se sei consumatore: accetti di comprare prodotti agricoli di qualità che sono protetti e qualificati come “prodotto di montagna” e in tal modo contribuisci allo sviluppo sostenibile delle zone di montagna e alla valorizzazione della cultura locale, delle tradizioni e della biodiversità;
- se rappresenti un ente pubblico: dichiari di facilitare l’accesso dei soggetti nelle filiere di montagna e le competenze, la ricerca, lo sviluppo tecnologico, in particolare tramite la creazione di gruppi di azione locale (approcci leader/clld). In tal modo, contribuisci allo sviluppo sostenibile delle zone di montagna e alla valorizzazione della cultura locale, delle tradizioni e della biodiversità.
Compila il modulo firma e invialo a: Daniela.Masotti@ersaf.lombardia.it
Per avere maggiori informazioni sulla Carta 2016 e sui prodotti agroalimentari di qualità della montagna puoi visitare la pagina web di Euromontana dedicata al tema.
Il progetto ERSAF negli alpeggi regionali
Per accrescere il valore e la riconoscibilità dei prodotti agroalimentari di montagna, ERSAF – in collaborazione con la DG Agricoltura di Regione Lombardia - ha proposto ad alcuni alpeggi regionali di sperimentare concretamente l’uso dell’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”, istituita dalla Commissione Europea e specificata a livello nazionale dal MIPAAF, allo scopo di valutare la sua efficacia.
Una interessante opportunità che ERSAF, consolidando la propria missione volta a promuovere le filiere agroalimentari di montagna e le caratteristiche qualitative tipiche e identitarie di luoghi e tradizioni, ha voluto promuovere attraverso un percorso di accompagnamento e supporto ai produttori, individuando in particolare alcuni alpeggi all’interno di ambienti tutelati e paesaggisticamente di valore come le Foreste Regionali e il Parco Nazionale dello Stelvio.
Le malghe rappresentano dei luoghi storici dell’economia rurale e centrali nella cultura delle comunità alpine. Nascono per esigenze produttive e per arricchire l’alimentazione del bestiame di pascolo, ma nel tempo stesso hanno acquisito altri valori e sono diventati nuovi e alternativi modelli di vita, oltre che detentrici di saperi tradizionali e presidi territoriali. Non solo, il fatto che l’alimentazione degli animali al pascolo sia composta esclusivamente da foraggi freschi contribuisce a caratterizzare i prodotti d’alpe dal punto di vista qualitativo e organolettico, rendendoli espressione delle peculiari condizioni dell’ambiente montano.
A partire dall'estate 2018 le aziende degli alpeggi regionali in cui è possibile acquistare i Prodotti di montagna garantiti sono:
ALPEGGIO | AZIENDA AGRICOLA | COMUNE | FORESTA REGIONALE | TIPI DI PRODOTTI |
Alpe Comana-Nava | La Pratolina di Del Vecchio Marisa Elena | Schignano (CO) | Val d'Intelvi | Formaggi, yougurt, gelato |
Terz'Alpe | La Fattoria di Mercuri Rocco | Canzo (CO) | Corni di Canzo | Formaggi, insaccati |
Alpe Culino | Borromini Tiziana | Rasura (SO) | Val Gerola | Formaggi, yogurt, gelato, insaccati |
Alpe Legnone | La Streccia di Involti Massimo | Delebio (SO) | Val Lesina | Formaggi |
Alpe Casinetto di Cigoleto | Persico Dario | Bovegno (SO) | Val Grigna | Formaggi, yogurt, insaccati |
Alpe Prato della Noce e Campei de Sima | Baldassari Fabio Ermes | Vobarno (BS) | Gardesana | Formaggi, insaccati |
Malga Valle dell'Alpe | La Baita di S. Gottardo di Confortola Luca | Valfurva (SO) | Parco Nazionale dello Stelvio | Formaggi, yogurt |
Alpe Dosso Cavallo | Taida di F.lli Curtoni | Bema (SO) | Val Gerola | Formaggi |
Alpe Azzaredo | I Fienili di Mussetti Alessandro | Mezzoldo (BG) | Azzaredo - Casù | Formaggi |
Camping Sasso Remenno | Villani Stefano | Val Masino (SO) | Val Masino | Formaggi, insaccati |
Alpe Costa del Palio | Invernizzi Adriano | Morterone (LC) | Resegone | Formaggi |
Alpe Bedolo
| Fiocco di Neve di Peduzzi Vanessa | Schignano (CO) | Val d'Intelvi | Formaggi |
Alpe Campolungo con Figarolo | San Faustino | Ceto (BS) | Val Grigna | Formaggi |
La riconoscibilità per i consumatori è garantita dalla scritta “prodotto di montagna” posta sul packaging dei prodotti, oltre che da locandine e brochure diffuse nei luoghi di vendita. ERSAF inoltre ha attivato un’indagine tra gli stessi consumatori, per approfondire nel dettaglio il rapporto tra produzioni di montagna e acquirenti: il questionario, redatto in italiano e in inglese e distribuito negli alpeggi, è stato anche pubblicato on line per raggiungere un ampio pubblico.
Con l’approvazione del 3 agosto 2018 – da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo - del marchio nazionale identificativo del regime di qualità "Prodotto di montagna" il logo ufficiale potrà essere utilizzato sui prodotti previsti dal regime di qualità omonimo. Un ulteriore passaggio in linea con il percorso intrapreso da ERSAF, per sottolineare quanto sia importante valorizzare le specificità dei territori montani e del loro patrimonio alimentare.
Per ulteriori informazioni:
Daniela Masotti
telefono: 02 67404 213
e-mail: Daniela.Masotti@ersaf.lombardia.it
Stefano Portovenero
e-mail: Stefano.Portovenero@ersaf.lombardia.it


