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Smart villages: un concetto intelligente

Il concetto di città e villaggi intelligenti è piuttosto recente e si è posto in brevissimo tempo al centro del dibattito e della formulazione di strategie a livello europeo. Il concetto di Smart Villages è articolato e complesso. Parlare di Smart Villages innanzitutto implica agire per soluzioni efficaci basate sulle specificità: al centro di questo concetto c’è la comunità, che si ritrova, che definisce le proprie priorità e bisogni, che rende disponibili patrimoni di conoscenza per sviluppare modalità e strumenti differenti sulla base dei quali costruire i processi di innovazione.

ERSAF, nell'ambito delle attività svolte in collaborazione con l'associazione europea Euromontana, in linea con le recenti situazioni di dibattito ricerca e confronto, fra cui EUSALP, e l'European Network for Rural Development,  lavora sul tema degli smart villages proponendo occasioni di riflessione sul tema delle comunità rurali intelligenti e coinvolgendo in particolare gli attori locali impegnati nello sviluppo delle aree montane.

Seminario di confronto dedicato ai territori montani

ESINO LARIO (LC) - 25 OTTOBRE 2019

Sala multimediale del Museo delle Grigne – Parco Villa Clotilde

Il concetto di Smart Villages è stato al centro del seminario dedicato ai territori montani, che ERSAF organizza annualmente come occasione di riflessione su temi particolarmente interessanti per lo sviluppo delle aree montane. La giornata ha previsto una grande varietà di interventi che hanno messo in mostra le diverse dimensioni del concetto di Smart Villages, dall’innovazione sociale al coinvolgimento delle giovani generazioni, dalla digitalizzazione allo sviluppo di nuove forme di imprenditorialità locali e di governance. 

A dare il benvenuto il Presidente di ERSAF Alessandro Fede Pellone e l’assessore di Esino Lario Catherine De Senarclens, che ha rimarcato i motivi per cui Esino Lario rappresenta un modello di Smart Villages, a partire dal ruolo chiave svolto dal Museo delle Grigne, sede del convegno e in cui sono esposte varie collezioni che raccontano la storia di questi luoghi. 

Nel 2016 Esino Lario ha ospitato Wikimania, la conferenza mondiale dei volontari di Wikipedia, che ha rappresentato un volano per connettere il piccolo borgo montano al mondo esterno. Iolanda Pensa, ideatrice e responsabile generale del progetto, è intervenuta per raccontare le ragioni di questa iniziativa e spiegare in che modo sia stato possibile mobilitare le capacità e la passione di un’intera comunità nell’interesse comune, secondo lo spirito dell’enciclopedia libera a livello territoriale.

Maria Grazia Pedrana della DG Ambiente e Clima di Regione Lombardia ha quindi presentato un quadro generale a livello europeo mostrando quali sono i principali “fattori di spinta" per i piccoli comuni intelligenti: pensare oltre l’orizzonte di borgo, costruire nuove forme di collaborazione, usare le tecnologie digitali, avere una propria visione basata sull’identità locale. Il tema degli Smart Villages viene affrontato dall’Action Group 5 di EUSALP che si occupa di promuovere la connettività e l’accessibilità ai servizi pubblici, ma anche dalle varie politiche agricole per quanto riguarda gli aspetti dell’innovazione rurale.

Nella prima sessione di confronto è stato affrontato il tema dell’innovazione sociale, grazie al racconto di Kamini Vicentini, del Dipartimento TESAF dell’Università di Padova, sul lavoro svolto nell’ambito del progetto SIMRA-Innovazione Sociale in Aree Rurali Marginali- dove per innovazione sociale si intende la riconfigurazione delle pratiche sociali in risposta alle nuove sfide presentate dalla società, allo scopo di migliorarne il benessere attraverso al coinvolgimento dei principali attori locali.

Stefania Fontana di Fondazione Lombardia per l’Ambiente ha invece presentato il progetto, YOUrALPS - Educating Youth for the Alps – finalizzato a contrastare lo spopolamento dei territori montani e ad aumentarne l’attrattività attraverso l’incremento della consapevolezza dei giovani sull’identità storica e il valore culturale/naturalistico dell’area alpina, mediante la creazione di una rete internazionale dei soggetti chiave in campo educativo e la definizione di strumenti di educazione orientati alla montagna. Al termine dell’intervento vi è stata la consegna da parte di Legambiente a FLA, in rappresentanza dei partner di progetto, della bandiera verde della Carovana delle Alpi, come riconoscimento per aver sviluppato un modello didattico di Scuola Alpina che combina l’istruzione scolastica con il patrimonio culturale e naturale della regione, promuovendo la consapevolezza delle giovani generazioni, lo sviluppo sostenibile e la tutela dello spazio alpino.

Il tema degli Smart Villages è stato successivamente esaminato da Gianluca Lentini del Consorzio Poliedra, partner del progetto Spazio Alpino Smart Villages, all’interno del quale si sta provando a misurare il livello di “smartness” di vari territori rurali pilota, basandosi su degli indicatori rappresentativi delle diverse dimensioni dell’essere smart. 

Molto interessante anche la proposta del Centro Consorzi di Belluno, con la testimonianza del coordinatore del progetto Fablab Belluno Michele Verdolini, che ha sottolineato come il mondo Open Source e della Open Innovation può essere di grande supporto per le aziende del territorio: attraverso alla condivisione di spazi, strumenti e modalità innovative l’obiettivo del Fablab è permettere ai giovani di sviluppare le propri idee, favorendo così l’inserimento lavorativo e la nascita di nuove start up.

A introdurre la seconda sessione Mario Grillo, in collegamento video dalla Confederazione Italiana Agricoltori per portare la sua testimonianza sull’esperienza nell’altopiano della Sila, in Calabria, luogo che è stato scelto per ospitare la prossima edizione dell’European Mountain Convention di Euromontana nel 2020 incentrata proprio sul tema delle Smart Mountains. Un territorio, quello della Sila, ricco di piccole comunità strettamente legate alle pratiche agroforestali, divenuto smart grazie all’azione del Parco Nazionale della Sila che ha favorito la creazione di filiere produttive agroforestali sostenibili.

Antonio Brunori, segretario nazionale di PEFC, ente di certificazione della gestione forestale sostenibile, ha inviato un video per rappresentare modalità ed esperienze di smart-forests, sostenute dai processi di certificazione.

Grazie al contributo di Glenda Prada della Provincia di Lecco è stato quindi approfondito il tema degli Open data e dell’e-government, con l’esempio di 40 piccoli comuni che si sono associati per fare rete e rendere disponibili su un portale comune un insieme di dataset, gruppi di dati archiviati, che vengono valorizzati in un’ottica di partecipazione proattiva di amministrazioni e cittadini.

Marisa Fondra ha invece seguito da vicino la Strategia Aree Interne dell’Alto lago di Como e Valli del Lario, che ha coinvolto un ampio partenariato di 34 comuni in un percorso di coprogettazione fra diversi soggetti pubblici e privati del territorio finalizzato a promuovere uno sviluppo locale integrato. Il Consorzio Premax è una delle realtà più interessanti coinvolte, un modello locale vincente che ha portato il borgo montano di Premana a divenire un simbolo mondiale nella produzione di forbici e coltelli, partendo dalla forte tradizione produttiva locale e proiettandola all’esterno, nel segno della qualità e dell’innovazione.

In conclusione, emerge come il processo di conversione verso un approccio smart nei territori montani spesso rappresenti una sfida difficile, un cambiamento di regole della vita sociale dei cittadini, che necessita di lavorare in rete e costruire collaborazioni, partendo dalla consapevolezza dei valori identitari locali per affrontare i processi di innovazione globale.

 

Atti del convegno

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